Analisi

Inflazione e consumi: effetti sul Retail del Largo Consumo in Europa

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Inflazione e consumi: effetti sul Retail del Largo Consumo in Europa



I dati GfK mostrano un cambiamento significativo nel comportamento di acquisto in Europa

Il 93% dei consumatori europei ha già modificato il proprio comportamento di acquisto in risposta alla contrazione dei bilanci familiari. I dati GfK forniscono una panoramica delle misure di risparmio più comuni e delle differenze tra Paesi.

In tutta Europa, i consumatori stanno subendo gli effetti dell’inflazione e dell’aumento del costo della vita. Un’analisi realizzata da GfK su 15 Paesi europei* mostra come il 93% dei consumatori ha già modificato le proprie abitudini di acquisto per risparmiare. Più della metà degli intervistati afferma che non si tratta di una decisione volontaria, ma che il cambiamento delle abitudini di acquisto è legato all’andamento dei prezzi.

A livello europeo, il 60% dei consumatori dichiara di prestare maggiore attenzione al prezzo rispetto al passato e il 54% cerca o aspetta delle promozioni speciali per finalizzare i propri acquisti.

Come gli Italiani stanno affrontando l’inflazione

Tra le misure messe in campo dagli italiani per ridurre i costi, al primo posto c’è la scelta di mangiare più spesso a casa al posto di andare al ristorante: quasi il 60% degli italiani dichiara di farlo più spesso che in passato. Seguono tra le iniziative più citate quelle connesse al tema del risparmio energetico, quali ad esempio la scelta di utilizzare maggiormente gli elettrodomestici in modalità “ecologica” o addirittura di utilizzarli meno di frequente per ridurre il consumo di energia.

Ben il 45% degli italiani dichiara di fare più spesso acquisti in diversi negozi per trovare i prezzi migliori, mentre il 37% ha incrementato l’acquisto di prodotti private label rispetto al passato.

Alcolici, dolciumi e cosmetici tra le categorie più impattate

Le prime tre categorie di prodotto per le quali i consumatori europei dichiarano di essere maggiormente preoccupati per l’aumento dei prezzi e di voler modificare i propri comportamenti di acquisto sono le bevande alcoliche (50%), i dolciumi (48%) e i cosmetici (42%). Le strategie di compensazione cambiano a seconda della categoria di prodotto: ad esempio, molti consumatori pianificano di evitare del tutto le bevande alcoliche, mentre preferirebbero acquistare cosmetici o dolciumi con minore frequenza o a prezzi più bassi.

I Discount sono gli unici negozi in espansione

L’effetto del cambiamento delle abitudini dei consumatori si riflette su tutte le tipologie di negozio. Con una sola eccezione: a livello europeo, i Discount registrano infatti un incremento del +15% nella percentuale di consumatori che intende fare acquisti più spesso nei prossimi sei mesi. In Germania, questa percentuale raggiunge il 21% e in Italia arriva fino al 23%. In questa fase, infatti, fattori razionali come la disponibilità di promozioni interessanti o di prodotti private label a basso costo condizionano maggiormente i consumatori nella scelta del negozio dove acquistare rispetto a fattori emotivi come la cordialità del personale o la rapidità del servizio.

Come Retailer e Produttori possono affrontare la crisi?

L’attuale crisi economica non solo influisce solo sul sentiment, ma comporta numerosi cambiamenti nelle abitudini di acquisto, con compromessi e strategie di risparmio messe in campo dai consumatori. Per Retailer e Produttori è più importante che mai rimanere al passo con queste tendenze.

“Il contesto economico e l’attenzione ai prezzi non deve distogliere l’attenzione da trend emergenti e da esigenze che i consumatori continuano a mostrare – commenta Marco Pellizzoni, Commercial Director Consumer Panel & Services di GfK Italia. Per l’Italia in particolare si evidenziano segnali positivi per prodotti con ingredienti più salutari e naturali così come per prodotti ad impatto zero, cioè prodotti ecosostenibili con minore impatto ambientale. Gli stessi Discounter, che abbiamo visto mostrare andamenti sostenuti in penetrazione, hanno una clientela sempre più evoluta attenta non solo al risparmio, ma anche alla qualità degli ingredienti e alle tendenze più legate al benessere e alla funzionalità dei prodotti. Dalle rilevazioni continuative del Consumer Panel in Italia si evidenzia in maniera importante non solo la centralità del prezzo e l’impatto che l’inflazione sta avendo trasversalmente tra i canali, ma anche un’esigenza di benessere e sostenibilità che le aziende non devono ignorare e che diventeranno sempre più importanti nell’anno in corso”.  

Scopri di più nella nostra infografica: “European retail trends driving 2023”

Nota metodologica

*Nell’aprile e nel novembre 2022 GfK ha condotto due indagini sull’evoluzione dei comportamenti di acquisto in 15 Paesi europei. Lo studio ha esaminato come il cambiamento delle condizioni socio-economiche i influenzerà il comportamento dei consumatori nel settore dei beni di Largo Consumo.

Per contestualizzare i risultati è stato utilizzato il GfK Consumer Panel, che in Italia raccoglie dati sugli acquisti quotidiani di circa 15.000 famiglie offrendo una panoramica continuativa e rappresentativa dell’effettivo comportamento di acquisto degli italiani.