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InHouse, InHabits: come cambiano i modi di abitare

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InHouse, InHabits: come cambiano i modi di abitare



Lo scorso 11 aprile GfK ha organizzato un evento in occasione della Design Week milanese, dedicato al tema “InHouse, InHabits – Innovazione, tecnologia, design: come cambiano i modi di abitare”.

Partendo dalla presentazione di alcuni insight dalle ricerche GfK, l’incontro è stata un’occasione per parlare di come sta evolvendo il concetto di abitare, sul ruolo della tecnologia e sui nuovi trend della casa connessa. L’evento è stato accompagnato da un live scribing a cura di Laura Bortoloni, Designer della Comunicazione, che ha illustrato dal vivo i concetti chiave della presentazione.

La prima parte dell’evento si è concentrato sui diversi fattori che stanno cambiando le case degli italiani: il cambiamento delle famiglie (per numero e caratteristiche dei componenti); i nuovi stili di vita, che influenzano il modo in cui le case sono costruite e arredate; la crescente scarsità di tempo che caratterizza la vita contemporanea; le novità tecnologiche, alcune impensabili fino a qualche anno fa.

Oggi la casa degli italiani diventa sempre di più il luogo dove esprimere i propri gusti e la propria personalità. In questo contesto, anche gli elettrodomestici devono interpretare i desideri e i gusti che cambiano, diventando sempre più efficienti, ecologici, facili da usare, ma anche belli da vedere.

Se la casa deve seguire il gusto di chi la abita, ne deriva che le case non sono tutte uguali. GfK ha analizzato gli orientamenti e gli atteggiamenti degli italiani nei confronti della casa, andando a costruire una segmentazione in quattro cluster che rappresentano quattro modi differenti di vivere e desiderare la casa e i suoi arredi: la Casa Immobile (tipica delle coppie mature che vivono senza figli); la Casa Famiglia (pratica e colorata, tipica delle famiglie con figli); la Casa Millennial (coppie giovani senza figli, che amano avere uno stile up to date); la Casa Metoo (casa come espressione del sé, attenzione al design e alla domotica).

L’ultima parte dell’evento si è concentrata sulla Smart Home e gli Assistenti Vocali, riportando alcuni dei risultati della ricerca GfK SmartHom²e, che integra i risultati delle ricerche sulle attitudini dei consumatori con i dati di vendita dei dispositivi connessi. Nel 2018 il mercato italiano dei dispositivi connessi è cresciuto in maniera significativa, ma esistono ancora molti spazi di crescita per produttori e retailer. Fondamentale sarà riuscire a comunicare i benefit reali dei dispositivi connessi e puntare sulla semplicità di utilizzo. In questo senso, gli Assistenti Vocali intesi come “hub” per la gestione di tutti i dispositivi Smart presenti in casa potrebbero davvero fare la differenza.  

Nell’immagine qui sotto potete una sintesi dei contenuti presentati in occasione dell’evento: