L’evoluzione delle PMI 

Nel corso dell’ultimo decennio, i paesi di tutto il mondo hanno mostrato un nuovo atteggiamento economico nei confronti delle piccole e medie imprese (PMI), riconoscendo il loro contributo alla crescita economica e alla stabilità.

I brand più piccoli stanno infatti guadagnando terreno, mostrando una crescita costante in tutte le regioni.

Mentre i paesi hanno fatto passi importanti finanziando maggiormente le start-up, anche i consumatori stanno cambiando il loro atteggiamento nei confronti di quei brand.

Le definizioni ufficiali di PMI sono solitamente basate sul numero di dipendenti, sui ricavi totali e sul contributo al PIL; ma come le definiscono i consumatori stessi?

Secondo i dati NielsenIQ, la maggiorparte degli intervistati a livello globale li definisce come brand più piccoli, che tendono a essere “locali” (33%), “indipendenti” (31%) e “sconosciuti” (27%). I grandi brand, dall’altro lato, sono visti come “molto popolari, riconoscibili o di fama mondiale” dal 46% degli intervistati.

Queste distinzioni costituiscono una base molto convincente per la percezione del brand: le piccole e medie imprese hanno la possibilità di affinare e creare domanda per i loro punti di forza come opzioni nuove, diverse o affiliate localmente.

Un rapido sguardo alle PMI nell’UE

Nell’Unione Europea, le PMI occupano una quota relativamente media del mercato rispetto ad altre regioni, con la regione orientale che cresce a un ritmo più veloce.

Ulteriori indagini sulla regione mostrano come la maggior parte dei mercati crescano in modo molto simile. Ci sono però alcune eccezioni come ad esempio la Turchia, che sta crescendo molto più velocemente rispetto al resto dei mercati, e la Grecia, prima in termini di influenza sulla crescita del mercato del largo consumo.

I consumatori si rivolgono a brand più piccoli 

La pandemia ha modificato significativamente le dinamiche di acquisto dei consumatori, e la preferenza di brand più piccoli rispetto a brand più popolari è sicuramente una di queste.

Lo studio globale di NielsenIQ, il Brand Balancing Act 2022*, mostra come oltre la metà degli intervistati nell’UE (57%) abbia iniziato ad acquistare una maggiore varietà di brand in più categorie.

I consumatori francesi sembrano essere i più pronti ad abbracciare il consumo di brand più piccoli rispetto al resto della regione occidentale: il 61% degli intervistati ha dichiarato infatti di preferire l’acquisto di prodotti di produzione locale da piccole imprese nella propria zona. Segue da vicino anche la Spagna, con il 59% degli intervistati che sostiene lo stesso. Il 55% degli intervistati in Francia ritiene inoltre che i piccoli brand siano più autentici e affidabili dei grandi marchi, mentre gli intervistati in Spagna concordano per il 53%.  

In termini di prezzi, tuttavia, è importante sottolineare come la percezione generale dei consumatori sia che i brand più piccoli non siano altrettanto convenienti. Questo di per sé potrebbe essere un grosso ostacolo nelle decisioni di acquisto, specialmente in questo periodo, dove l’inflazione influisce significativamente sulle decisioni di acquisto.  

* Lo studio globale NielsenIQ, il Brand Balancing Act del 2022, fa luce sugli aspetti fondamentali nella scelta di un brand, con particolare attenzione a come i consumatori percepiscono e danno priorità ai brand più piccoli. I risultati di questa indagine globale hanno permesso di sviluppare un framework semplice ed essenziale per guidare la strategia delle piccole e medie imprese nel 2022 e oltre.